Piscine condominiali come oasi
Ami lo sport e vorresti fare una nuotata tutte le sere tornato a casa dal lavoro? Vorresti trascorrere dei pomeriggi a mollo con i tuoi bimbi, ma non sopporti la calca che si forma il week end nelle piscine pubbliche? Ti piacerebbe organizzare divertenti party con gli amici a bordo vasca? Insomma stai sognando una tua personale oasi di benessere. Ma pensi di non poterla realizzare… Perchè non hai mai pensato alle piscine condominiali! Leggi Perché dovresti prendere in considerazione la costruzione di una piscina condominiale.
E allora, senza inutili allarmismi, diciamo che fra te e il tuo sogno ci sono alcuni passaggi che devi gestire e risolvere per forza. Ottenere i permessi necessari, valutare i costi insieme a tutti i condomini, pianificare il progetto in base ai tempi di realizzazione e alla normativa vigente.
Vantaggi e responsabilità in una piscina condivisa
La fruizione di uno spazio acquatico è spesso limitata ad una singola famiglia, mentre le piscine condominiali vengono sfruttate appieno, come nel caso delle piscine degli alberghi o delle spa ma anche del cohousing. A Milano, ad esempio, gli abitanti di un’intera via hanno condiviso una piscina, che è diventata luogo di inclusione sociale e di ritrovo di anziani e nipoti.
Le responsabilità da affrontare nella costruzione di una piscina vanno dall’analisi del numero di utilizzatori del bene a come verificare la qualità dell’acqua. Oppure dall’esposizione di cartelli e quanto necessario per evitare gravi rischi fino a chi affidare la cura dell’impianto. Tutte queste regole sono stabilite dalle Norme UNI 10637:2006 sulla base dell’Accordo Stato-Regioni. Il gruppo di lavoro Piscine dell’Ente Italiano di Unificazione ha revisionato la norma nazionale del ’97 riguardante i “Requisiti degli impianti di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità delle acque di piscina”.
Norme per i sistemi di ripresa artificiale
Le piscine condivise con i propri vicini di casa, sia con sistema a skimmer che con bordo sfioratore, devono essere dotate di impianto automatico di reintegro e rinnovo di troppopieno. Sull’impianto deve essere installato un contatore che verifichi il volume d’acqua effettivamente immesso. L’installazione di prefiltri, 2 o più, è vivamente consigliata. Le pompe devono essere in numero pari a quelle dei filtri e deve essere installata una pompa supplementare di riserva asservibile a ciascun filtro.
La pulizia dell’acqua (impurità, foglie, insetti) può avvenire tramite una presa particolare, definita skimmer, ovvero un bocchettone che raccoglie l’acqua presente in vasca e la riversa alla stazione di filtraggio. Lo skimmer è consentito nelle piscine condominiali con superficie ≤ 150 mq con almeno uno skimmer ogni 25 mq, ed è il sistema di ripresa artificiale più comune. Guarda le tipologie di skimmer RB e scegli quella più adeguata alla tua piscina.