Nel percorso di manutenzione della piscina, la disinfezione dell’acqua è un passaggio fondamentale. Devi sapere che, nonostante il suo aspetto limpido e cristallino, l’acqua è facilmente soggetta a forme di contaminazione dovute a grandi quantità di batteri, microorganismi, germi patogeni che vengono immessi quotidianamente in vasca per diversi fattori.
Ma non c’è nulla da temere: con i prodotti e le tecniche giuste potrai procedere a una disinfezione costante dell’acqua della tua piscina, annullando così ogni tipo di rischio.
L’importanza del pH
Prima di illustrare i metodi di disinfezione esistenti, è necessario che tu conosca quella che è la base per il trattamento dell’acqua: la misurazione del pH. Il valore del pH indica il grado di acidità o basicità dell’acqua, e affinché la qualità sia alta deve essere neutro. Un’acqua eccessivamente acida rischia di danneggiare le parti metalliche della piscina; il pH troppo basico può provocare, invece, irritazioni alla pelle e agli occhi dei bagnanti.
Per questi motivi, all’interno di una piscina, in una scala del pH quello ideale è tra 7.1 e 7.4: un pH entro questi valori, infatti, favorisce l’efficacia di detergenti e prodotti chimici per il trattamento dell’acqua della piscina.
Metodi di disinfezione della piscina
È quindi arrivato il momento di scoprire quali sono i metodi a disposizione per la disinfezione dell’acqua delle piscine:
- a base di cloro: utilizzabile sotto forma granulare, in pastiglioni o liquido, si tratta del sistema di trattamento più usato per la disinfezione dell’acqua delle piscine. Il cloro permette di disattivare la maggior parte dei microorganismi ed è relativamente poco costoso;
- a base salina: tramite il processo di elettrolisi salina, questa tecnica riduce il consumo di prodotti chimici impiegando solamente due elementi: sale ed energia elettrica. Ha il vantaggio di non richiedere una manutenzione giornaliera e di operare in modo totalmente automatico;
- con bromo: usata specialmente nelle SPA per la sua capacità di disinfettare senza presentare odore e per la sua efficacia anche ad alte temperature, può essere paragonato al cloro, anche se con alcune differenze sulle specie di microrganismi eliminati;
- a base di ozono: tra tutti gli agenti disinfettanti, quello tramite ozono è il metodo che presenta il più elevato potere ossidante. Grazie a questa caratteristica, agisce in maniera rapida ed efficace contro batteri, alghe e virus, garantendo la maggior sicurezza microbiologica dell’acqua della piscina;
- con ossigeno: è un metodo piuttosto blando consigliato per le piccole piscine ad uso domestico. Il consiglio è di affiancare la tecnica ad ossigeno all’utilizzo del cloro, anche se in quantità minore rispetto alle normali necessità;
- con biguanidina: è un trattamento senza cloro a base di P.H.M.B., un potente battericida efficace contro una vasta gamma di alghe. È consigliato l’utilizzo per le minipiscine idromassaggio, poiché risulta particolarmente efficiente a temperature elevate;
- con raggi U.V.: lo sterilizzatore U.V. garantisce acqua pulita e trasparente, disinfetta l’acqua in modo sicuro e protegge la vasca da ceppi di organismi patogeni. Inoltre controlla la formazione di muffe, batteri e alghe, previene l’odore di cloro e le irritazioni della pelle e degli occhi.
Conoscevi tutti questi metodi? Ora non ti resta che scegliere la tecnica più adatta per la disinfezione della tua piscina!