Quando si parla di piscine pubbliche bisogna considerare che in questa categoria non rientrano solo le piscine comunali. Anche le piscine inserite all’interno delle strutture ricettive e le piscine condominiali vengono considerate pubbliche. Tutte queste categorie hanno l’obbligo di rispettare la UNI 10637 – normativa piscine pubbliche – che fornisce una classificazione delle piscine e ne specifica i requisiti di progettazione, costruzione e gestione degli impianti di trattamento dell’acqua.
Tipologie di piscine pubbliche: facciamo chiarezza
La normativa italiana in vigore è stata pensata e aggiornata considerando tutte le innovazioni tecnologiche oggi presenti. Ma non solo: anche le necessità di contenimento dei consumi e di risparmio energetico così importanti negli ultimi anni.
Per massima chiarezza la norma fornisce una classificazione delle piscine e specifica i requisiti di progettazione, costruzione e gestione degli impianti di trattamento dell’acqua. Inoltre contiene tutte le indicazioni relative alle prove e ai controlli atti a garantire una qualità dell’acqua di piscina adeguata alla balneazione.
Quali e quante sono le piscine pubbliche?
- Piscine di tipo A: piscine di proprietà pubblica o privata, aperte al pubblico, con o senza pagamento di biglietto d’ingresso. Possono essere piscine comunali, oppure piscine a uso collettivo (per esempio alberghi, camping, complessi ricettivi, agriturismi ma anche scuole, collegi, caserme, palestre e simili). Oppure possono essere piscine finalizzate al gioco acquatico.
- Tipologia B: piscine condominiali facenti parte di un complesso unico o composto di civile abitazione o comunque condominiale, formato da più di quattro unità abitative, destinate in via esclusiva all’utilizzo da parte di chi risiede in tali edifici e dei loro ospiti.
- Piscine di tipo C: piscine ad usi riabilitativi e curativi, collocate all’interno di una struttura di cura o di riabilitazione.
- Tipologia D: piscine al servizio di un complesso unico o composto di civile abitazione, formato da un numero massimo di quattro unità abitative, destinate in via esclusiva all’utilizzo da parte di chi risiede in tali edifici e dei loro ospiti.
La normativa di riferimento per attività ricettive e condomini
Che tu stia cercando informazioni per la piscina della tua struttura ricettiva o per la piscina del tuo condominio, la normativa a cui fare riferimento per capire se l’impianto è a norma è la medesima ed è la Norma Italiana UNI 10637.
Le caratteristiche di base che la tua piscina dovrà rispettare sono dunque le stesse. Questa riguardano soprattutto – anche per questioni di sicurezza – filtri (caratteristiche e numerosità), pompe (numerosità e potenza) e manutenzione.
Per essere sicuro che il tuo impianto sia a regola d’arte, soprattutto in caso la sua realizzazione sia antecedente al 2006, consulta la normativa oppure contattaci qui per ulteriori informazioni e un sopralluogo mirato.