Come progettare uno spazio sicuro per i bambini in piscina?
I parchi acquatici, soprattutto d’estate, diventano attrazioni irresistibili per bimbi e ragazzi. Spesso, però, si sa che i bambini in piscina hanno bisogno di essere costantemente sorvegliati perché il pericolo è davvero dietro l’angolo. Per progettare una piscina che sia a misura di bambino, e quindi sicura per tutti, esistono alcuni accorgimenti di cui tenere conto, sia per gli spazi ad uso privato che, soprattutto, per quelli ad uso pubblico.
Vietato scivolare!
Quando si tratta di bambini in piscina l’attenzione non è mai troppa. Quante volte abbiamo sentito raccomandazioni del tipo “non correre”, “attento che si scivola” e tutte le declinazioni del caso. In effetti l’area che circonda le vasche è perennemente bagnata e le cadute rovinose sono all’ordine del giorno. Esiste, però, un nuovo tipo di pavimentazione studiato appositamente per rendere più sicuri questi spazi. Si tratta dvi un particolare tipo di grès porcellanato adatto agli spazi esterni, con coefficiente di attrito R11, certificato anche per i luoghi pubblici, che rende il pavimento antiscivolo. Questo è un aspetto molto importante ma non è l’unico vantaggio di tale materiale, che per sua consistenza non subisce surriscaldamento e quindi, in parole povere, non fa scottare i piedi nudi.
Pericolo di caduta in acqua
Che in piscina ci sia l’acqua è una condizione indispensabile, ma non sempre chi ci gravita intorno è pronto a tuffarsi. Ci sono piccoli che non sanno nuotare e che possono sfuggire al controllo dei genitori, disabili che necessitano di assistenza o condizioni particolari, che devono temporaneamente bloccare l’accesso alla vasca. Oltre all’instancabile bagnino, anche la tecnologia viene in nostro soccorso con gli allarmi perimetrali senza fili. Si tratta di paletti collegati con raggi infrarossi, che delimitano un’area che non deve essere accessibile a chi indossa un bracciale di sicurezza. Per esempio se viene dato in dotazione ai più piccoli, nel momento in cui loro si avvicinano alla vasca si attiva un allarme che permette di correre immediatamente ai ripari.
Copertura consigliata
Chiudiamo la carrellata con un consiglio: coprire la piscina al termine dell’utilizzo! Si tratta di un accorgimento apparentemente considerato non necessario ma che non va affatto sottovalutato. Anche durante l’inattività della struttura si può verificare il passaggio di persone che possono inavvertitamente cadere. Per di più esistono delle coperture che svolgono anche altre funzioni, quali le coperture isotermiche che mantengono la temperatura dell’acqua e ne impediscono l’evaporazione e le vere e proprie coperture di sicurezza, che scorrono su binari e sono calpestabili.
Tenuto conto di questi importanti accorgimenti si possono creare spazi sicuri ma anche attraenti e personalizzati per i bambini in piscina!