La risposta definitiva è: non è detto!

Per le abitazioni non di lusso (che rispondono alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e che sono esenti da questa logica), l’installazione di una piscina può portare in alcuni casi a un cambio di categoria catastale se la piscina realizzata è di almeno “80 mq. di superficie” e se sussistono almeno altre tre delle seguenti condizioni : 

  • superficie utile, esclusi terrazzi, balconi e cantine, superiore ai 160 mq;
  • superficie complessiva delle terrazze superiore ai 65 mq;
  • quando vi sia più di un ascensore per ogni scala, ogni ascensore in più conta per una caratteristica se la scala serve meno di 7 piani sopraelevati;
  • scale di servizio se non previste per legge;
  • montacarichi e ascensori di servizio;
  • presenza di scale rivestite in materiale pregiato;
  • altezza libera del piano superiore pari o maggiore di 3,30 m;
  • porta di ingresso agli appartamenti da scala interna in materiale pregiato;
  • infissi con particolari caratteristiche;
  • pavimenti con particolari caratteristiche;
  • pareti con particolari caratteristiche;
  • soffitti con particolari caratteristiche;
  • campo da tennis con superficie superiore a 650 mq.

Potremmo dunque riassumere così:  se la piscina interrata ha una dimensione superiore agli 80 mq, l’immobile acquisisce in via diretta la caratteristica di “abitazione di lusso”; se la piscina interrata è di dimensione inferiore agli 80 mq, l’immobile può diventare “abitazione di lusso” solo se vi sono almeno altre 3 caratteristiche a renderlo tale.